mercoledì 30 dicembre 2009

Lo so, riciclo...(destinato ai solutori più che abili)


Vorrei che l'anno che sta per cominciare portasse una ventata di novità nel modo di condurre la nostra vita.
Vorrei assistere ad un moto di orgoglio da parte di uomini e donne di questo paese.
Vorrei che fossimo tutti capaci di smettere di criticare gli altri, i più potenti di noi.
Vorrei che cominciassimo tutti a guardarci dentro e a modificare i comportamenti che ci appartengono e che, se posti in atto da altri, criticheremmo.
Vorrei che ogni volta che ci viene voglia di indignarci ci chiedessimo se c'è una cosa che abbiamo fatto nelle ultime due ore di cui ci possiamo vergognare. E solo dopo esserci impegnati con noi stessi affinchè quella cosa non la si faccia più o, meglio, dopo aver posto rimedio all'azione sbagliata, ci autorizzassimo ad indignarci.
Vorrei che l'indignazione fosse una cosa costruttiva e non, come mi sembra che spesso accada, un lasciapassare che ci autorizza a comportarci anche peggio di quelli che critichiamo.
Vorrei che fossimo tutti capaci di sorridere anche quando in cambio non ci aspettiamo un favore.
Vorrei che tutti imparassimo di nuovo a saper dire grazie...

Vorrei che ci prendessimo a cuore le sorti di questo nostro paese.
Vorrei che con orgoglio lo rendessimo sempre più bello, più gradevole, più simpatico, più amabile, più amato.
Perchè viviamo in uno dei posti più belli del mondo e con il nostro egoismo lo stiamo facendo diventare uno dei più brutti.

Dopo, ma solo dopo che avremo cominciato a fare queste cose, potremo non tollerare più tutti gli scempi che vengono commessi sotto il nostro naso e che a volte ci vedono complici più o meno consapevoli.
Perchè dopo avremo maturato una consapevolezza che renderà gli scempi impossibili, bloccandoli sul nascere.
Facciamo sì che onestà e correttezza divengano la nostra normalità.
Perchè in ogni sistema, piccolo o grande che sia, sono le anomalie a destare attenzione. E le anomalie dannose possono essere eliminate sul nascere se il sistema è sano. E il sistema può fare invece tesoro delle anomalie virtuose. E dar vita ad un nuovo autentico rinascimento.

giovedì 24 dicembre 2009

E' il momento dell'amore

Gli spin doctors di mr. B hanno lavorato duro.
Le parole d'ordine delle festività quest'anno sono tutte in qualche modo linkate a colui che presiede il consiglio.
Quindi...stiamo freschi.

Buone feste a tutti!

E per allietarvi una chicca che giuro, non credevo potesse essere vera quando me la hammo segnalata su facebook. Ve la giro, così com'è arrivata...

sempre sia lodato

giovedì 17 dicembre 2009

Cose che non capisco, idee disordinate

Credo che la visione del mondo, della realtà, ci stia sfuggendo un po' di mano...
Oramai siamo assuefatti a considerare reale ciò che ci propina la scatola a colori e parziale e incompleto ciò che sperimentiamo noi personalmente, senza filtro.
Comunque mi scappa da scrivere qualche disordinata idea su cose che ho appena sentito dire in tv, sui blog, in giro.
Tartaglia deve rimanere agli arresti per il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove.
Ora, partendo dal presupposto che uno che decide di lanciare sulla faccia di Berlusconi una statuetta del duomo di Milano da pochi metri di distanza o è pazzo o è un coglione (o entrambe le cose), qualcuno mi spiega cosa vuol dire rischio di reiterazione? Forse che questo si metta a lanciare statuette come una mitraglietta contro chiunque gli stia un po' sulle palle?
Quanto all'inquinamento delle prove, cazzo vuoi inquinare? Più bruciato di così, con immagini televisive, testimoni, confessione...
Sua madre, povera donna, ha dichiarato che si, ogni tanto si arrabbiava, ma che così furioso e violento non era mai stato. Non c'è che dire. Il nostro presidente del consiglio quando fa incazzare fa incazzare sul serio...
Prosperini è stato arrestato per corruzione e turbativa d'asta mentre era collegato telefonicamente in diretta con una trasmissione televisiva. Chi di spada ferisce....
L'influenza H1N1 è sparita, debellata, non se ne sente più parlare. Così come non si parla della esorbitante somma di denari confluita nelle casse dell'industria farmaceutica per i vaccini. Per i prossimi casi di malattie endemiche pronto un vaccino gratuito: Spegnere la TV.
Secondo il TG5 l'emergenza rifiuti a Napoli è completamente risolta.
Ora tocca a Palermo.

Ah, dimenticavo...
Una nuova illustre presenza nelle liste di disoccupazione: Topo Gigio.

martedì 15 dicembre 2009

Arte commemorativa

Berlusconi sta meglio.
Questo mi permette di poterne parlare senza tema di essere tacciato di incitazione alla violenza, senza il pericolo di esser inquisito per chissà quale reato o altro.
Sta meglio e guarirà velocemente.
Me ne rallegro e insisto nel biasimare l'autore del malsano gesto consumatosi in quel di Milano un paio di giorni addietro.
Ma può forse l'arte non fare propria una pagina ormai scritta della storia di questo paese?
Può forse accadere che quanto capitato al premier, già vittima in passato di un altro vile attentato nel quale fin un accessorio da fotografo gli fu scagliato contro, non lasci una traccia nella storia dell'arte di questo nostro paese?
Giammai.
Perciò già si vocifera, e gli artisti paiono essere già all'opera, di una statua che fisserà nella memoria collettiva i vili attentati di cui è stato vittima il premier.
L'ispirazione sembra provenire da una tela conservata a Scicli (Rg) in cui è raffigurata la Madre Vergine che con la spada sguainata si erge fiera in aiuto della cristianità



Già pronto il titolo della statua che verrà realizzata e posta con solenne cerimonia al centro della piazza ove il misfatto è avvenuto:
"La Madonnina sul Cavalletto"

lunedì 12 ottobre 2009

Pulci...

"Non credo che si possa considerare normale che all'istituzione del presidente del Consiglio tutti rivolgano improperi, insulti e infamie" ad un presidente "eletto direttamente da tutti gli italiani" che "quando si rivolge alla magistratura perché gli hanno dato del 'buffone' la magistratura dice che è stata una goliardata". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio alla festa del Pdl organizzata a Benevento, sottolineando che occorre "chiarire" il rapporto tra istituzioni e magistrati.
"Dobbiamo essere sereni perché il governo sta operando bene".
"Quelle apparse su giornali italiani e su certa stampa straniera in queste settimane, ha proseguito il Presidente del Consiglio, sono "accuse che sputtanano non solo il presidente del Consiglio, ma la democrazia e il nostro Paese, oltre che i nostri prodotti, che invece devono avere un'immagine dell'Italia che deve essere bella forte e pura e non inquinata da tutto ciò che si dice sui giornali in queste settimane"


Fonte: ANSA

Ebbene:
- Non mi risulta che nel nostro paese si elegga direttamente il Presidente del Consiglio. E basta, per favore ,chiamarlo Premier, visto che in carenza di legge elettorale in tal senso è inutile che si continui ad inculcare nelle teste della gente l'idea che in Italia esista un premierato, quasi a colmare, con l'abitudine a considerar vera una situazione, la lacuna lasciata dal fatto che la situazione così non è.
Fino a prova contraria, ex art. 92 della Costituzione, il presidente del consiglio è nominato dal Presidente della Repubblica anche se furbescamente sul simbolo di partito ci scrivi "Berlusconi Presidente" o "Veltroni Presidente".

- Credo che sul rapporto tra istituzioni e magistrati non ci sia proprio un bel niente da chiarire. Se ci sono elementi per ipotizzare che tu abbia commesso uno o più reati e vieni rinviato a giudizio, per carità con la presunzione di innocenza, sia chiaro, non ci sono cazzi. Che tu sia il presidente del consiglio o l'ultimo dei coglioni, o entrambe le cose, poche palle: Ti fai processare e attendi il giudizio. Punto e basta.

- Non sono certo le accuse della stampa estera a sputtanare (mai termine fu usato in modo più azzeccato) il presidente del consiglio. Ci riesce benissimo da solo.

- Quanto a sputtanare gli italiani, beh, che dire, fino a che daranno retta a tutte le balle che gli raccontano e non smetteranno di nutrirsi di pane vespa e tg4, ma solo per nominare le pietanze più note, anche loro a farsi rider dietro ci continueranno a riuscire benissimo da soli...

mercoledì 7 ottobre 2009

Breve e lapidario

Cellule vive di giustizia ed equità sopravvivono nel corpo malato del sistema Italia nell'epoca dei governani (governanti di piccola statura). Il lodo Alfano è stato bocciato dalla Corte Costituzionale.




Alè.

mercoledì 23 settembre 2009

Degrado Urbano

Segrate, via don Sturzo/via Tiepolo.
Discarica, deposito auto sequestrate o parte di una città che ha la pretesa di brillare di bellezza?





sabato 5 settembre 2009

Grazie.


All'inizio, quando Bastian Cuntrari mi ha "nominato" (tipo Oscar), mi sono detto: "Che figata! Come un calcio sui testicoli!", visto che non avevo alcuna intenzione di scrivere un post ancora per un bel pezzo.
Ma poi... ho pensato che "la faccenda si fa dura" e quindi tanto vale cogliere la palla al balzo, e non solo quella...

1) Nel ricevere il premio e quindi nel postarlo, si è obbligati a dire pubblicamente dieci - e non di più - cose personali più o meno note; non importa se scioccanti rivelazioni o inconfessabili segreti... basta che siano assolutamente vere.
2) Poi si dovrebbe anche assegnare ad altri 10 blogger lo stesso premio, avvisandoli o con un commento sul loro blog o segnalandoli qui, ma su questa parte credo che mi asterrò, ritenendo di avere già espiato abbastanza, anche per gli altri.

Ebbene, torcicollo a noi due!, ecco a confessare le mie (quasi) inconfessabili verità.

1. Sono in piena sindrome da invecchiamento. Mi è difficile capire se la mia figlioccia oggi sedicenne mi considera un matusa o no, e comunque la cosa di per se mi irrita.
2. Pur avendo utilizzato in maniera fortemente critica gli argomenti Wii e iPhone in un mio recente post, nel breve volgere del mese di agosto ce li siamo accattati entrambi. E ci piace, Dio se ci piace...
3. Se tornassi indietro farei esattamente quello che ho fatto, errori compresi: Piaccia o no, le cose positive e quelle negative combinate in quarantadue anni di vita hanno costruito questo ometto così com'è, e non mi dispiace più di tanto.
4. Ho copiato e incollato questo post da Bastian Cuntrari per fare poca fatica, ma cambiandone molte parti nel rispetto dello spirito del premio sto sudando copiosamente.
5. Non mi ritengo razzista, ma mi considero spesso ipocrita su tale argomento. A livello ideale credo di essere politically extremely correct, ma nella quotidianità talvolta cado in contraddizione.
6. Ritengo a seguito di reiterate analisi che la stragrande maggioranza degli italiani, oltre che manipolata, plagiata, male informata, sia fondamentalmente idiota.
7. Sono stato dipendente da alcool. Non tocco alcool da sette anni, tre mesi e trenta giorni.
8. Sarei potuto essere un buon chitarrista se mi fossi applicato di più. Per diletto, suono poche ore al mese due Fender e una Cort acustica.
9. Detesto Milano anche se vivo alle sue porte la maggior parte del mio tempo. Appena potremo, se potremo, andremo a vivere nella casa di campagna. (cfr. "Pace" pubblicato da qualche parte nel blog).
10. Fumo, d'inverno. D'estate galleggio. E fumo, pure.

Un grazie a Bastian per avermi prestato le parole che non ho dovuto digitare.
Mi ringrazieranno gli altri bloggers che mi leggono per non averli nominati.

P.S.: Bastian, ti adoro, è ovvio.

martedì 23 giugno 2009

OK. Basta. Parliamo di cose serie.

Ci hanno rotto i coglioni!
Il presdelcons è un puttaniere?
Piglia viagra per endovena?
Tira coca?
Tromba come un riccio?
Va con le minorenni?

ECCHISSENEFREGA!

Questa è l'opinione democraticamente espressa da milioni di elettori che con il loro voto hanno suggellato l'ennesima affermazione elettorale del partito del premier (perchè poi ci si ostini a chiamarlo premier in un paese dove non esiste il premierato...mah)
Dal che si deduce che egli non venga quasi scalfito dai seguenti fatti:
- Una chiara e comprovata estrazione massonica (tessera P2 n°1816)
- Pericolose connivenze o vicinanze ad ambienti mafiosi
- Assoluta incertezza e assoluto sospetto sulla provenienza dei capitali che gli hanno permesso di scalare a balzelloni il ranking economico affaristico del paese in circa quarant'anni partendo con le pezze al culo, o quasi
- Svariati procedimenti penali a suo carico da cui è uscito assolto (balle), amnistiato, prescritto, indultato, insufficientemente provato, depenalizzato et cetera
- Una evidente posizione dominante nel panorama mediatico del paese
- Una devastante attitudine a collezionare figure di merda colossali soprattutto in ambito internazionale
- L'avere delle abitudini sessuali bulimiche e dicutibili
- Il considerare le donne alla stregua di oggettini carini da esibire nelle occasioni mondane e durante il consiglio dei ministri
- E tutto quello che vorrete aggiungere, miei diletti....

Date le premesse, e dato l'appropinquarsi in terra italica dell'avvenimento mondano AKA G8 e la conseguente prevedibile invasione barbarica di giornalisti (liberi ed emancipati) da tutto il globo, suggerisco e propongo la seguente strategia:
STIAMOCENE TUTTI BUONI E ZITTI, NON PARLIAMO PIU' DI NULLA CHE ABBIA A CHE VEDERE COL PRESDELCONS FINO ALL'INIZIO DEL G8 E ATTENDIAMO CHE L'ORDA ASSASSINA DI GIORNALISTI CHE INVADERA' LA NOSTRA TERRA FACCIA AL POSTO NOSTRO IL LAVORO SPORCO...
Con il solo comune impegno a dare ampio risalto attraverso i mezzi di cui disponiamo ad ogni domanda, ogni osservazione, ogni discussione, ogni tentativo di confronto che gli invasori porranno in atto svolgendo, loro si, il proprio lavoro.

Queste mie parole non vogliono rappresentare un segno di disistima nei confronti di tutti i giornalisti italiani. So che ci sono tante persone per bene che svolgerebbero al meglio il loro mestiere, se ci fosse la concreta possibilità di farlo, e alcune che lo fanno a costo di essere trattate come complottisti ed eversori.
Solo che, probabilmente, i tempi, qui da noi, non sono maturi per un giornalismo con la G maiuscola, soprattutto perchè i lettori hanno disimparato a leggere con senso critico e abbandonando il partito preso. Forse per loro stessa colpa, forse per colpa di troppi anni di condizionamento.
Alla faccia di chi diceva che avere le televisioni non rappresentava un vantaggio.

Sempre scopiazzando, vi aggiorno sui bond U.S.A.

Ecco le novità, grazie a Articolo 21.

martedì 9 giugno 2009

Provare a capire

Ogni tanto sento il bisogno di farmi uno schema mentale di come vanno certe cose. Di solito, anche se l'obiettivo è di renderle più chiare, il risultato è che ne escono ancora più confuse. Vediamo un po'...
Il Pdl vince e perde le elezioni europee.
Vince in quanto si assesta come primo partito nazionale, ma perde in quanto non raggiunge l'obiettivo che il suo leader intravedeva come già alla sua portata, ovvero il 40/45 % dei consensi.
Il Pd perde notevolmente consensi ma probabilmente l'immaginario collettivo lo vedeva già navigare in acque ben peggiori. Perciò il risultato è meno drammatico.
Lega e Italia dei valori si rinforzano enormemente.
Vediamo le strategie poste in atto in campagna elettorale: Berlusconi viene attaccato duramente sul caso Noemi e sul seguente divorzio chiesto dalla signora Lario. Era una tigre da NON cavalcare. Probabilmente ha fatto buon gioco a Berlusconi stesso per almeno due motivi: Ha alleggerito il dibattito sul ben più grave fatto di corruzione legato alla vicenda e al processo Mills, sebbene per effetto del lodo Alfano la posizione di B. fosse stralciata. Inoltre ha dimostrato un nuovo punto di forza del Cavaliere. Si pensava forse che, basandosi sull'immagine il successo che B. riscuote, fosse opportuno attaccarlo appunto sull'immagine, demolendo l'icona del buon padre di famiglia, se mai ce ne fosse una, sostituendola con la caricatura di un attempato signore dedito invece a pruriginose frequentazioni. Si pensava forse di fare scricchiolare la certezza del voto del target di retequattro, fatto di persone poco interessate alla vita politica del paese, ma molto attente a recepire i messaggi di solidità dell'apparenza, atteggiamento tipico di una fetta grande di italia, fatta di vita in provincia e chiacchiere di paese. Non ha funzionato.
La macchina mediatica che da una ventina di anni a questa parte condiziona la capacità di giudizio degli italiani ha funzionato alla perfezione.
Dopotutto la classe politica è rappresentazione dell'elettorato che la elegge. E in fondo al cuore la maggior parte degli italiani vorrebbe essere un po' Berlusconi: piacione, smodatamente ricco, figaiolo, porcello quanto basta e furbo all'inverosimile.
Così come molte ragazzine credono che avere successo equivalga a partecipare a grande fratello o ad amici, così i loro padri vogliono assomigliare a quel brianzolo miliardario e votarlo li fa sentire un po' più vicini all'obiettivo.
Sia chiaro, non ho nessuna intenzione di svilire o demonizzare la gente, non voglio definire gli italiani come un popolo di stupidi disacculturati e beoni.
Ma vittime si.
Vittime di un condizionamento mediatico senza tregua, di un monopolio dell'informazione in cui anche chi è contro rischia drammaticamente di fare parte della farsa, di esserne inconsapevolmente attore. Gli italiani hanno imparato, al pari del loro leader, a credere alle frottole che raccontano. C'è un atteggiamento di comodo adattamento alla realtà che ci disegnano intorno, perchè mentre la nave affonda è più liberatorio ballare al suono dell'orchestra che andare a cercare una scialuppa. Perchè, debito più debito meno, riusciamo ancora a permetterci la macchina bella e il vestito firmato e magari anche un paio di settimane al mare. Chi è in crisi davvero, chi fa fatica, e sono tanti, a metter insieme pranzo e cena quasi si vergogna di non farcela. Si confronta con l'immagine che altri danno di se e si sente perdente. E di conseguenza, se può, finge. Ed entra a far parte di questa rocambolesca messa in scena del benessere, fatta di i-phone, mercedes, plasma, blue ray disk, wiii, tutto a rate. E tutti piangono, e tutti ridono. E non si capisce veramente più nulla. Ma si guarda all'ottimismo della tv, e si continua a sperare.
La speranza è una virtù, quando è ben riposta. Un dramma quando si basa sulla manna dal cielo. E se va avanti così, dal cielo, pioverà merda. E ce ne sarà per tutti.
L'unico dato che trovo confortante è che forse lo strato di ghiaccio su cui fino ad oggi hanno camminato con sicumera in qualche punto scricchiola. Forse si possono aprire piccoli crepacci che riescano a mostrare la realtà non filtrata, a rompere l'incantesimo dell'inganno, a palesare che le cose vanno male, ma con l'atteggiamento giusto possiamo ancora ricostruire tanto, smetterla di ingannarci e ricominciare ad avere rispetto per noi stessi.
E questo sarebbe proprio un gran bel punto di partenza.

lunedì 18 maggio 2009

Mi tocca

Beh, l'hanno messa a posto. Non posso esimermi dal riportare che la via Cellini, nel tratto interessato dalle buche di cui alle foto che ho pubblicato è stata riasfaltata integralmente.
Ok. Fatto.

giovedì 30 aprile 2009

The day after




Ma per "toppare" le buche ma soprattutto "toppare" la coscienza basta questo...


Appunto...


29 aprile. Hanno tappato i buchi, o meglio hanno appoggiato dell'asfalto e quel poco che era rimasto dell'asfalto precedente e con quattro badilate l'hanno pressato.
Vediamo quanto dura...

martedì 28 aprile 2009

Son passati 25 giorni...

Poche righe più sotto, datato 3 aprile, c'è un resoconto fotografico delle buche in via Cellini.
Bene, le avevano più o meno tappate, a mio modo di vedere in maniera inefficace.
25 giorni dopo, complici le piogge di questi giorni, si sono riaperte, più profonde di prima.
Aspettiamo i feriti e paghiamo i danni alle auto danneggiate?
Per la cronaca, dal venerdì al lunedì mattina vivo a Dalmine.
Domenica mattina presto ero fuori col cane, vicino alla strada che conduce all'ingresso dello stabilimento Tenaris. E' una strada che viene percorsa da tutti i camion che si recano all'interno dello stabilimento a caricar tubi.
Bene, c'erano due operai della manutenzione strade che chiudevano una buca nell'asfalto. Portavano seco asfalto, obviously, e un cannello per scaldare e fare aderire l'asfalto nuovo a quel che restava del vecchio. Son rimasti in ballo una mezzora buona.
Terrò d'occhio quella buca riparata. Piove anche là, tranquilli. E tra 25 giorni vediamo in che stato è. Ok?
Fare qualsiasi cosa costa tempo e fatica, oltre che soldi. Non vale la pena di cercare di fare le cose bene allora?
lo so, di fronte ai grandi temi della cronaca queste sono cazzate. Ma da qualche parte bisognerà pur partire no?

lunedì 27 aprile 2009

Voglia di Rinascita

Eppur si muove.
Forse ci vogliono tempi bui per sentir voglia di luce.
Forse arriva un momento nella vita in cui si deve osare.
Forse non si può essere sempre pessimisti.
Forse saremo pochi, ma siamo spinti da animo nobile.
Forse la legge del profitto non è l'unica legge che domina il mondo.
Anche se tutti ci vogliono convincere del contrario.
Anche se tutto lascia pensare che gli idealisti hanno un breve cammino davanti a sè.

Bisogna continuare a credere e resistere.

mercoledì 22 aprile 2009

Capolavoro (reprise)

Lo so, l'ho già pubblicato un paio di anni fa. Ma non importa, repetita iuvant. E lo trovo adatto sempre. In più, nei momenti in cui il buio sembra non finire mai, la lettura di questo testo mi illumina di fiducia...

"In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca a far le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'abilità ci ha reso duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. A coloro che mi odono io dico NON DISPERATE.
L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo.
E qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa.
Soldati, non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie. SIETE UOMINI. Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate. Coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù ma la libertà. Ricordate nel Vangelo di San Luca è scritto "il regno di Dio è nel cuore dell'uomo". Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini ma di tutti gli uomini, VOI, voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura.
Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti, combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza".

Charles Chaplin (Il grande dittatore)

venerdì 3 aprile 2009

Via Cellini, Segrate, 3 aprile 2009

Capito perchè a Segrate possedere un fuoristrada è una necessità, non un lusso?
E in questi giorni, grazie alla chiusura della "Duina", il traffico all'interno dell'abitato di Segrate centro ha subito un notevole incremento.
Ma la nostra giunta probabilmente è troppo impegnata a prendersi cura del nuovo, mirabolante, fantasmagorico e plutocratico centro commerciale....
Avanti così ragazzi, e soprattutto ciclisti e motociclisti, occhio a dove mettete le ruote...







lunedì 23 marzo 2009

A.A.A. cercasi...

Hei, abbiamo bisogno di due persone.
Una che suoni il basso e una che suoni la batteria .
Non abbiamo velleità professionistiche, abbiamo sempre suonato in sala prove per il gusto di farlo, tra amici.
Ma non siamo neanche delle chiaviche.
Repertorio: Ligabue, Huey Lewis & the news, Brian Adams, Vasco, e roba del genere. Si accettano proposte costruttive.
Dove? In una sala prove da individuare a Milano.
Interessati? Scrivetemi nei commenti.
Già mi aspetto la fila di gente che vuole suonare Brunetta.
Ma vorrei anche un fabbro ai tamburi.
Grazie.

sabato 21 marzo 2009

Il centro polifunzionale di Segrate

Pubblico anche qui il mio commento sul blog "Segrate: La parola a noi cittadini" in seguito al consiglio comunale in cui è stato ratificato l'accordo per la realizzazione del centro commerciale probabilmente più grande d'Europa sul nostro territorio.

"Già, proprio così. E lo scollamento tra mondo politico e società civile si fa sempre più marcato. Le decisioni vengono prese e i cittadini se ne devono fare carico, piaccia loro o meno. Mi sono avvicinato a questa vicenda con notevole ritardo, e non ho titolo per entrare nel merito della sostanza delle scelte che era più giusto fare. Ma trovo scandaloso che si adottino dei mezzucci quali il fare partecipare al consiglio persone venute da fuori al solo fine di godere di una platea più silente. Forse un modo per non doversi specchiare nella propria coscienza, per coloro i quali sono deputati a dirigere la vita di una comunità. E la loro coscienza dovrebbe essere rappresentata dalle persone che hanno loro conferito un mandato, che molto probabilmente è stato ampiamente disatteso. Queste persone, chi arrabbiato, chi urlante, chi anche violento fuori luogo, chi più pacato e chi addirittura silente dovevano restare fuori al freddo ieri sera. E così è stato. Molti hanno desistito e abbandonato. Qualcuno è rimasto, pur conscio che la presenza non avrebbe cambiato una virgola di quanto, probabilmente, era già preventivamente deciso. Cosa resta allora? La consapevolezza che sempre di più, a livello locale come a livello nazionale, l'opinione del cittadino conta sempre di meno, che alzare i toni non serve, che tanto poi fanno quello che vogliono loro. E così, avanti, chiudiamoci nelle nostre case e continuiamo a prestarci a quell'esperimento di anestesia di massa che da una quindicina di anni stanno portando avanti sulla nostra pelle per renderci, se non lo siamo già, carte di credito munite di gambe, numeri da sondaggio, automi da acquisto, teste non pensanti assuefatte a grandi fratelli, fattorie e mariedefilippi."

martedì 3 marzo 2009

ITALIA-LIBIA: DA TRIPOLI OK A TRATTATO, BERLUSCONI A SIRTE

Il premier e il leader libico si scambiano le ratifiche del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione: 5 miliardi di dollari fino al 2028 per chiudere con il passato. Il presidente del Consiglio chiede perdono per il passato colonialista (Fonte ANSA.it)


I due si sono scambiati anche dei doni: Un trittico di Murano per Gheddafi, due cammelli per Berlusconi. Due cammelli... 2,5 miliardi di $ a cammello. Più il valore del trittico.
Ottimo affare direi.

Non si diceva "pagare denaro per vedere cammello"? Ecco.

lunedì 2 marzo 2009

Le ronde, il Sole 24 ore, l'allarme sociale e altre piccole grandi storie

Lo spunto me lo da una trasmissione su radio 24, di sabato mattina. Tema: adolescenza e stupri. Una psicologa, illuminata dico io, dice che no, non bisogna cadere nel tranello della paura. Che non è vero che le cose stanno come vogliono farci credere. Che gli stupri non sono in rapida escalation come ci dicono.
Io questo già lo so. Perchè ho fatto qualche ricerca. Hei, non sto dicendo che gli stupri di cui si parla in cronaca sono inventati. Tutt'altro. E aggiungo che si tratta di uno dei reati forse più odiosi che mente perversa possa arrivare a concepire. Ma qui il problema è un altro. A che cosa serve focalizzare l'attenzione delle persone su alcune notizie e non su altre. Perchè certi temi vengono amplificati a dismisura e altri sottaciuti.
Il collegamento è immediato. E da tempo che rifletto su questi temi. Creare allarme sociale crea le condizioni per un maggior controllo sulle persone. Non lo dico certo io. Il clima di terrore facilita il mantenimento dello status quo. La logica dell'emergenza autorizza l'esercizio di misure cautelari d'emergenza, appunto. E il risultato di tutto questo, mi si permetta il salto nel vuoto dalla pratica alla teoria in senso ampio, è che si creano le condizioni affinché i cittadini, sempre più impauriti dal buio e dai fantasmi, si chiudano nelle loro case a doppia mandata. E se sei chiuso in casa e scarti ogni ipotesi di uscita nel mondo reale giustificato dalla paura e dai pericoli che cosa fai? Accendi la scatola. E la scatola ti dice che la fuori è sempre più terra di nessuno, in pieno potere dei mostri delinquenti che la popolano. E allora ben vengano le ronde. Cittadini armati di telefonino che passano le loro nottate a far da deterrente ai crimini, a scoprire e ad assicurare alla giustizia criminali di ogni risma. E ti senti un pochino più sicuro. Chiuso dentro tu, fuori all'aperto loro, banditi e guardie. E dai un altro giro alla serratura che è meglio.
Questo meccanismo deve essere interrotto.
Perchè è destinato ad inaridirci completamente.
E come si interrompe, mi si chiederà?
Riprendendo il possesso, non il potere, delle nostre città.
Qui la cultura può giocare un ruolo fondamentale. E non si pensi con paura alla parola "cultura". Non si pensi che è cosa per pochi eletti. Cultura deve essere quasiasi cosa, qualsiasi motivo per cui ci venga voglia di battere la paura, metterci addosso un cappotto se fa freddo, bermuda e infradito se fa caldo, spegnere la scatola e uscire.
Per ascoltare un concerto, per vedere un ballerino danzare, per mangiare un gelato, per uno spettacolo di artisti di strada, per il monologo di un attore sconosciuto, per una mostra di quadri, per le bancarelle di un mercatino, per il comizio di qualcuno che ha qualcosa da dire.
Per una birra con degli sconosciuti, per un panino con la salamella in una sagra di un paese dove non sei mai stato, per la messa in una chiesetta che non avevi mai visto, per la raccolta di firme per piantar alberi dove c'era una discarica abusiva.
Per un concerto di jazz, per i bonghi di un gruppetto di ragazzi che si fanno una canna, per un festival rock, per un revival degli anni settanta.
Per una festa in discoteca, per un aperitivo al tramonto di un giorno di primavera.
Per quattro tiri a un pallone nella piazza della chiesa, per una partita a scopa con gli anziani nella corte di un circolino di periferia.
E per poterne discutere, per parlare con gli altri, per dire "io sono qui, sono in giro e non ho paura".
E se i cittadini ricominciassero ad essere cittadini e non arredamento delle loro case, le strade sarebbero piene di gente. E quando le prede sono tante, i predatori hanno vita difficile. Il sistema si autoregola.
Bisogna dismettere la paura. Bisogna reinstallare la capacità di comunicare. Senza distinguerci per forza in gruppi per casta, ceto, appartenenza politica, religione, razza o altro. Accomunati solo dalla voglia di non essere carte di credito con le gambe, numeri da acquisto, soggetti di marketing. Abbiamo bisogno di parlare. Abbiamo bisogno di ascoltare e ribattere. Abbiamo bisogno di risorgere.
Ci siamo assuefatti ad un sistema di comunicazione a senso unico. La scatola dice, noi ascoltiamo, più spesso noi sentiamo e basta. I sensi unici non sono per sempre, ma qualcuno ha interesse che noi lo crediamo.

Mi viene in mente una pubblicità che esemplifica ciò che vogliono che noi si diventi, o forse ciò che già siamo. E' la pubblicità che mostra un giovane uomo che dice più o meno "voglio andare dove la crisi non c'è!", inforca la sua moto e va a casa sua, sul divano, di fronte a un megatelevisore LCD che però gli è costato un sacco di soldi in meno grazie all'azienda pubblicizzata. Ecco. Che gioia...

venerdì 27 febbraio 2009

Greetings from Three Miles Island

Non mi interessa che diciate che in Europa siamo circondati da centrali nucleari, che il rischio di incidente sia estremamente basso, che il problema delle scorie sia un problema fittizio, gonfiato ad arte per motivare l'ostilità al nucleare.
Non mi interessa che diciate che le centrali di nuova generazione sono estremamente sicure, che la possibilità di produrre energia con fonti riciclabili sia estremamente ridotta, che il nostro conto energetico dipende in misura troppo rilevante dalla produzione di altri paesi.
Non mi interessa che diciate che i più grandi scienziati al mondo siano supporters delle vostre tesi.

Mi interessa che nel 1987 avevo vent'anni e per nulla intimorito da quanto successe a Chernobyl, anche se ce ne sarebbe stato motivo se fossimo stati informati su come stavano realmente le cose, sul tipo di conseguenze che ciò che era successo pochi mesi prima avrebbe provocato, votai un referendum in cui si doveva stabilire la linea guida di un paese, il mio paese, nei confronti delle politiche energetiche da porre in atto in futuro.
Mi interessa che, ognuno motivato dalla propria capacità di discernere, ognuno con le proprie giuste o meno giuste convinzioni, ognuno di noi espresse la sua opinione su un quesito. Poi le opinioni furono contate. E democraticamente, secondo quanto prevede la Nostra Costituzione, emerse la volontà di un paese.

Non mi interessa adesso che facciate, come state facendo su ogni cosa che riguardi la storia di questo paese, il più becero revisionismo.

Mi interessa che il mio voto, il voto di un ventenne del 1987, come il voto di milioni di altri cittadini di questo paese, non, ribadisco NON CE LO POTETE PORTARE VIA.

State defraudando la storia di questo paese, ci state facendo digerire le peggiori cose, ci state resettando da vent'anni il cervello con un condizionamento mediatico di cui non siamo più nemmeno capaci di renderci conto. State progressivamente azzerando la nostra mente critica, la nostra capacità di scegliere, sostituendola con la falsa libertà di condividere scelte fatte da altri.
Piano piano tutti i protagonisti della Resistenza, tutti i Padri della Costituzione, coloro che certa storia d'Italia l'hanno vissuta sulla loro pelle, coloro che hanno con sudore ed impegno hanno ricostruito il paese dalle macerie di un conflitto perso ancor prima di essere combattuto, se ne stanno andando. E con loro lasciate che se ne vada quell'ultimo barlume di memoria storica, quell'ultima capacità di essere testimoni.

Sembra che non aspettiate altro che l'ultimo di coloro che videro, di coloro che respirarono la storia, di coloro che la storia la fecero veramente, spiri. E sperate che con lui spiri l'ultimo baluardo che ancora vi impedisce di impossessarvi di tutto.

E' necessario che il testimone, e mai parola fu più carica di significato, passi.

Perchè tutto quello che state facendo NON VE LO POSSIAMO PERMETTERE.

(grazie a Riccardo per il titolo)

mercoledì 25 febbraio 2009

Ancora?

Basta Basta D'Alema Basta Basta Basta Dell'Utri Basta Basta Basta Studio aperto Basta Basta Basta Basta Basta Le Ronde Basta Basta Basta Basta Cuffaro in commissione vigilanza Rai Basta Basta Basta Basta Basta l'arroganza del potere Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta la finta opposizione del Pd Basta Basta Basta Basta Basta Basta in democrazia vincono i numeri perciò le vostre sono chiacchiere i nostri sono fatti Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta Basta Mussolini è stato un grande statista Basta Basta Basta Basta Basta Basta Rai uno Rai due Rai tre Retequattro Italia uno Basta Basta Basta Filippo Facci Basta Basta Basta Basta sono solo i rumeni a violentare donne e bambini Basta Basta Basta Basta Basta Uomini e Donne Basta Basta Basta Eluana ha una vita completa Basta Basta Basta Basta la legge Gasparri Basta Basta Basta Basta Basta Craxi è morto in esilio Basta Giuliano Ferrara Basta Basta Basta l'antiberlusconismo Basta Basta L'isola dei famosi Basta Basta Basta i magistrati hanno manie di protagonismo Basta Basta Basta Basta Basta Napolitano che firma Basta Basta Basta Basta Basta le intercettazioni sono una violazione della privacy Basta Basta Basta Basta C'è un accordo per costruire centrali nucleari Basta Basta Basta Basta Basta il Papa che si intromette Basta Basta Basta Basta Basta il ponte sullo stretto rilancerà l'economia del sud italia Basta Basta Basta Basta Saviano si è arricchito speculando sulla realtà della Campania Basta Basta Basta Basta Basta Emilio Fede Basta Basta Basta Basta Basta Il delitto di Cogne Basta Basta Basta Basta Basta il plastico di Bruno Vespa Basta Basta Basta Basta i treni locali che non arrivano mai Basta Basta Bassolino Basta Basta le banche che non ci smenano mai un euro Basta Basta Basta Libero Basta Basta Basta Basta Garlasco Basta Basta Basta il campionato di calcio Basta Basta Basta Basta il grande fratello Basta Basta Basta Basta Basta Porta a porta Basta Basta Il Giornale Basta Basta Striscia la notizia Basta Basta Pippo Baudo Basta Basta Basta Mike Bongiorno Basta Basta Basta la scuola senza fondi Basta Basta Basta i comuni indebitati con i derivati Basta Basta Veltroni Basta Basta Basta Russo Iervolino Basta Basta Basta Basta Basta la Moratti Basta Basta Basta Basta Basta Gelmini e Carfagna Basta Basta Basta Capezzone ele sue mille bandiere Basta Basta Basta Basta Basta Basta BASTA!

Un po' di silenzio, ora, please.

martedì 24 febbraio 2009

Ci mancava.

Totò Cuffaro in Commissione Vigilanza Rai.
Io non commento più. Fate voi...

mercoledì 18 febbraio 2009

Mah...

Di questi tempi scrivo poco sul blog. Sono disorientato e impaurito da quanto si vede in giro. A parlare con la gente, cosa che per motivi di lavoro mi capita sovente di fare, sembrano tutti indignati per le acrobazie che il nostro governo sta facendo, in senso ovviamente negativo. A giudicare dalle impressioni non ne trovi molta di gente che si dichiara sostenitrice del governo e della maggioranza che lo esprime. Per contro va notato anche che la presunta opposizione non gode di credito alcuno. E su questo direi che non ci piove.
E' come se ci fossero due realtà parallele, che in quanto tali non hanno alcun punto di incontro, che disegnano il ritratto di questo paese. Quella reale, quella delle persone scontente che fanno fatica a campare e si incazzano ma non sanno neanche tanto bene contro chi e perchè. E quella dentro il tubo catodico, fatta di ottimismo, fatta di notizie parziali e fuorvianti, che appare quasi caricaturale, nel senso che come in alcune caricature ingrandisce dettagli e rimpicciolisce elementi portanti. E ne esco ancora più disorientato. C'è un sistema di dettagli che distorce la nostra capacità di vedere le cose. Mezze frasi dette o non dette, l'uso di un vocabolo invece di un altro, la sottile astuzia nell'affiancare una notizia a quella che la segue o la precede in modo da fare scattare dei meccanismi inconsci di riconoscimento. Subliminale, quasi.
Tante volte la tentazione che mi pervade è quella di non stare ad ascoltare più le voci fuori dal coro. Perchè così, e soltanto così, abbandonandosi alla tranquillizante risacca dell'informazione guidata si può cominciare a credere che tutto andrà per il meglio, che tutto si aggiusta, che tutto va a posto. Che non si corrono rischi. Pressione bassa, battito regolare, fino alla resa dei conti. Che forse non arriverà mai.
Poi però le voci fuori dal coro le vado a cercare, memore che è nell'indifferenza, nell'adattamento che si avvallano le peggio cose.
Le cerco, le trovo, e mi incazzo. Mi incazzo perchè mi rendo conto che non c'è complotto, non c'è gratuito allarmismo, non c'è disfattismo. C'è un disarmante realismo. E c'è preoccupazione. Più che giustificata.
Siamo stati capaci di abituarci a tutto. Ci hanno abituato a dimenticare. Ci hanno indottrinato a ricordare solo ciò che serve loro per gestire la nostra ansia, il nostro illusorio potere di decidere, il nostro potere di alimentarli producendo (e spendendo) ricchezza.
E così i due mondi paralleli sono diversi solo apparentemente, perchè in realtà convivono in una grande, eclatante illusione. Le due rette parallele sono destinate ad incontrarsi. Allorchè dal piano declinato in cui ci dilettiamo di esistere avremo passato il sempre più vicino orlo del precipizio.
Alcuni faranno il salto senza rendersene conto, ad occhi chiusi o, alla meglio, convinti di assistere al baratro come si assiste alla catastrofe in un film.
Altri avranno occhi bene aperti e tra loro i più attenti forse troveranno un appiglio a cui ancorarsi.

giovedì 29 gennaio 2009

NON CAPITE NIENTE !

Voi bloggers non capite proprio un cazzo. Mai come in questo momento le cose sono andate bene. Ci sono tutte le condizioni per un sostanziale incremento del nostro benessere. E voi continuate a disinformare. Imperterriti.
Saranno introdotti nuovi contributi per la rottamazione, così potrò cambiare finalmente la macchina. E tutto questo grazie al nostro governo, che fa di tutto per farci stare meglio.
Comprare casa non è mai stato facile come adesso. Per qualche motivo che non so i prezzi sono calati e trovi appartamenti meravigliosi a prezzi fino a qualche mese fa inimmaginabili. Non so bene il perchè, ma credo che sia grazie al nostro governo, che fa di tutto per farci stare meglio.
La compagnia aerea di bandiera non è mai stata florida come ora, che è stata acquistata da un gruppo di validi imprenditori italiani. E non ha più debiti! Non so bene come sia possibile, ma deve essere grazie al nostro governo, che fa di tutto per farci stare meglio.
Finalmente ci libereremo di tutti questi stranieri che vengono in Italia mica per lavorare, ma solo per soddisfare i loro più bassi istinti sessuali. Ho sentito che stanno realizzando un centro a Lampedusa per rimandarli al loro paese. Era ora. E tutto questo grazie al nostro governo, che fa di tutto per farci stare meglio.
E i giudici, questi malati di protagonismo che sono tutti i giorni lì a farsi belli delle loro indagini, dei loro processi. E poi sono anche dei guardoni, dei maniaci. Pare che passino buona parte delle loro giornate ad ascoltare le nostre telefonate. E' ora che qualcuno li fermi. E lo sta facendo il nostro governo, che fa di tutto per farci stare meglio.
E poi vuoi mettere quel senso di sicurezza che ti da vedere soldati armati ad ogni angolo di strada, lì a proteggerti dallo spacciatore che ti vuole vendere la droga, dalla donnaccia che ti vuole vendere il suo corpo, dal borseggiatore che ti vuole scippare la borsetta. No, no. A mali estremi estremi rimedi. Sono contento di incontrare un soldato della folgore ogni venti passi che faccio. Mi da un senso di calore e protezione che è impagabile. E questo secondo voi che scrivete nei blog grazie a chi? A voi forse? No signori, solo grazie al nostro governo, che fa di tutto per farci stare meglio.
E voi invece cosa fate per farci stare meglio? Niente. Siete lì, chini e ingobbiti sui vostri computer a scrivere falsità. E c'è il regime, e non c'è libertà, e state con quegli arabi lì che tirano i missili su Israele, e siete contro gli ebrei come i nazisti, e andate nelle piazze a fare casino per niente, e dite le bugie, e ne dite così tante che poi ci credete pure, e occupate le università che così i bravi ragazzi non possono neanche studiare liberamente, e ogni cosa che fa quel brav'uomo del Berlusconi c'havete da ridire, e poi ve la prendete con il papa, quel sant'uomo... Bravi, bravi andate avanti così. Ma non lo vedete in TV che il mondo è diverso da come lo dipingete voi? Non vi accorgete che è tutto più bello, più colorato, più....ottimista. Ecco, ottimista.
Adesso vi devo lasciare. C'è l'infermiera che mi deve cambiare la flebo. C'ho messo un po' a riprendermi dall'incidente con la camionetta della celere. Però avevano ragione loro, venivano da destra...
Devo ricordarmi di dire all'infermiera che non funziona il telecomando. Si vedono solo retequattro e italia uno. Magari ha le pile scariche...

giovedì 15 gennaio 2009

Sono stufo

Non scrivo più.
Mi sembra che non serva.
C'è tanta rabbia.
Tanta delusione.
E l'orizzonte non annuncia niente di buono.
Buonanotte.