venerdì 27 febbraio 2009

Greetings from Three Miles Island

Non mi interessa che diciate che in Europa siamo circondati da centrali nucleari, che il rischio di incidente sia estremamente basso, che il problema delle scorie sia un problema fittizio, gonfiato ad arte per motivare l'ostilità al nucleare.
Non mi interessa che diciate che le centrali di nuova generazione sono estremamente sicure, che la possibilità di produrre energia con fonti riciclabili sia estremamente ridotta, che il nostro conto energetico dipende in misura troppo rilevante dalla produzione di altri paesi.
Non mi interessa che diciate che i più grandi scienziati al mondo siano supporters delle vostre tesi.

Mi interessa che nel 1987 avevo vent'anni e per nulla intimorito da quanto successe a Chernobyl, anche se ce ne sarebbe stato motivo se fossimo stati informati su come stavano realmente le cose, sul tipo di conseguenze che ciò che era successo pochi mesi prima avrebbe provocato, votai un referendum in cui si doveva stabilire la linea guida di un paese, il mio paese, nei confronti delle politiche energetiche da porre in atto in futuro.
Mi interessa che, ognuno motivato dalla propria capacità di discernere, ognuno con le proprie giuste o meno giuste convinzioni, ognuno di noi espresse la sua opinione su un quesito. Poi le opinioni furono contate. E democraticamente, secondo quanto prevede la Nostra Costituzione, emerse la volontà di un paese.

Non mi interessa adesso che facciate, come state facendo su ogni cosa che riguardi la storia di questo paese, il più becero revisionismo.

Mi interessa che il mio voto, il voto di un ventenne del 1987, come il voto di milioni di altri cittadini di questo paese, non, ribadisco NON CE LO POTETE PORTARE VIA.

State defraudando la storia di questo paese, ci state facendo digerire le peggiori cose, ci state resettando da vent'anni il cervello con un condizionamento mediatico di cui non siamo più nemmeno capaci di renderci conto. State progressivamente azzerando la nostra mente critica, la nostra capacità di scegliere, sostituendola con la falsa libertà di condividere scelte fatte da altri.
Piano piano tutti i protagonisti della Resistenza, tutti i Padri della Costituzione, coloro che certa storia d'Italia l'hanno vissuta sulla loro pelle, coloro che hanno con sudore ed impegno hanno ricostruito il paese dalle macerie di un conflitto perso ancor prima di essere combattuto, se ne stanno andando. E con loro lasciate che se ne vada quell'ultimo barlume di memoria storica, quell'ultima capacità di essere testimoni.

Sembra che non aspettiate altro che l'ultimo di coloro che videro, di coloro che respirarono la storia, di coloro che la storia la fecero veramente, spiri. E sperate che con lui spiri l'ultimo baluardo che ancora vi impedisce di impossessarvi di tutto.

E' necessario che il testimone, e mai parola fu più carica di significato, passi.

Perchè tutto quello che state facendo NON VE LO POSSIAMO PERMETTERE.

(grazie a Riccardo per il titolo)

1 commento:

Bastian Cuntrari ha detto...

Di questo tuo intenso e sentito post, Franco, non voglio affrontare la questione del nucleare, ma quella del referendum. Il 15 giugno 1997 si è votato su 5 quesiti refrendari, nessuno dei quali è passato. Uno di questi riguardava l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti: lo ha riproposto Grillo l'anno scorso e - per mai ben chiarite ragioni di "irregolarità" nella raccolta delle firme - non si è raggiunto il tetto delle 500 mila firme valide. Ma ci si è provato: questo per dire che - se anche nel 1987 il popolo ha fatto una scelta - non è detto che quella diventi successivamente "non più sindacabile".

Nello stesso "pacchetto" del '97, c'era un referendum sulla caccia: neanche quello è passato. Ma non vuol dire che non si possa riproporlo e sfangarla. Credo che quando la gente si esprime in una scelta referendaria lo faccia anche in un contesto "temporale":
e i tempi cambiano.

O.T.: avevi vent'anni nell''87???
Be', queste informazioni anagrafiche che col post non c'entrano un fico te le puoi pure risparmiare, sai???

Ufff....