mercoledì 14 luglio 2010

Commentario 14/7/10

Leggo e traggo spunto da Segrate in Folio, il più diffuso quotidiano locale, per cercare di fare un po' di chiarezza anzitutto nella mia mente sull'evolversi della vita politica cittadina.
Mi colpisce la dura presa di posizione della Lega nei confronti del Pd nello sviluppo di una polemica di cui mi sono perso lo spunto. Trovo però buffo che la Lega, mentre rimprovera il Pd locale per la svolta nella passata legislatura che lo condusse ad appoggiare la giunta Alessandrini nella vicenda legata al centro commerciale, svolta per la quale ritengo abbia già abbandantemente pagato il dazio, rivendichi la propria azione nella salvaguardia del territorio dalla cementificazione selvaggia. Il Piano di Gestione del Territorio che ci è stato presentato sembra di tutt'altro tenore, e ciò non manca di destarci pesantissime preoccupazioni.
Le dichiarazioni leghiste fanno anche a pugni con l'esito delle votazioni sulla mozione presentata dai consiglieri del Pd locale in tema di acqua pubblica: La mozione che chiedeva una forte sensibilizzazione da parte del consiglio comunale su principi basilari concernenti la natura pubblica del bene acqua e della sua gestione è stata infatti bocciata con ripetuto e quasi unanime voto dei consiglieri della compagine di governo, fatta eccezione per il consigliere Seracini (Pdl) che si è allontanato dall'aula al momento delle tre votazioni. E così un altro cavallo di battaglia della campagna elettorale leghista si è azzoppato.
Sulle dichiarazioni del Sindaco in merito alle polemiche scaturite dalla precedente seduta di consiglio preferirei evitare i commenti anche se mi corre l'obbligo di rimarcare come l'opinione che si ricava assistendo alle sedute in occasione di interrogazioni e interpellanze sia quella di una posizione di chiusura da parte del primo cittadino, nonchè di consumata abilità nello spostare le tematiche dal terreno delle domande che gli vengono poste a quello delle non-risposte che egli concede. Resta comunque il biasimo per affermazioni gravi come quelle profuse nella precedente seduta ("rispondo quando e come mi pare...").
Anche in tema di BRE.BE.MI non si può dire che il primo cittadino abbia dato soddisfazione ai quesiti che gli sono stati posti. In particolare, pur valutando positivamente, per quanto possibile, alcuni aspetti migliorativi che sembrano emergere dagli sforzi profusi, resta nebbia fitta su quali fossero le reali possibilità di intervento nelle decisioni e sulle modalità attuative della viabilità di collegamento alla BRE.BE.MI. in fase preliminare. Non si capisce del tutto se ci fossero tavoli ai quali sarebbe stato possibile sedersi e far valere le proprie ragioni, e se tali tavoli, se c'erano, siano stati frequentati al momento opportuno dal governo della città. Le esperienze di comuni a noi confinanti alimentano i dubbi in merito e, lungi qui dal voler sputare sentenze, le domande continuiamo a porcele (e a porgerle a chi di dovere).
Un ultimo commento, di colore in un certo senso, va su poche righe apparse in ultima pagina. Righe di rettifica chieste da Berardinucci, segretario cittadino e capogruppo di IdV. Rettifica sul ruolo di leader all'interno del gruppo consigliare di Italia dei Valori.
Berardinucci, ma ce ne era proprio bisogno?
Mi costa tanto muovere critiche al movimento in cui mi identifico, ma non posso astenermi dal considerare inutile e controproducente la posizione assunta e rimarcata dal nostro segretario cittadino. Si poteva tranquillamente evitare.

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