giovedì 6 maggio 2010

Vorrei

Vorrei vivere in un paese dove la ricchezza fosse poter godere con tutti gli altri di ciò che c'è.
Vorrei che le persone ritrovassero la gioia di sorridersi, anche se non si sono mai viste prima.
Vorrei potermi calare mollemente nella bellezza di arte, cultura e paesaggio del mio paese.
Vorrei vedere premiata la giustizia e l'onestà, non la superbia e l'arroganza.
Vorrei che la molla che spinge le persone a fare meglio fosse l'altruismo e non l'arrivismo.
Vorrei che ai bambini fosse insegnata la pace, la gentilezza, il donarsi, l'allegria ed il rispetto.
Vorrei che tutti potessero suonare uno strumento musicale.
Vorrei che a tutti fosse permesso di danzare come, dove e quando gli pare.
Vorrei che chi è poeta potesse declamare ovunque i suoi versi.
Vorrei che chi è pittore potesse dipingere di armonia le tele delle nostre giornate.
Vorrei che chi ha un suo Dio lo possa venerare.
Vorrei che chi non l'ha non si debba sentire inferiore.
Vorrei che chi non rispetta la legge fosse punito con un'ineludibile obbligo a provar vergogna.
Vorrei che a chi uccide fosse insegnato a curare.
Vorrei che a chi violenta fosse insegnato ad amare.
Vorrei che a chi ruba fosse insegnato a donare.
Vorrei che le porte non avessero serrature.
Vorrei che le menti non avessero catene.
Vorrei che la vita non passasse inutilmente.
Vorrei tanto non dovermi più sentire indignato.
Vorrei svegliarmi, ora. Grazie.

2 commenti:

Bastian Cuntrari ha detto...

... vorrei aver sentito "declamare" quest'ode alle speranze e ai desideri dalla tua voce, ma mi accontento del piacere di leggerla.
Ciao, sognatore mio!

Leucocita in fuga ha detto...

L'insensibilità ci sta raggelando.
Tutto è il contrario di quello che dovrebbe essere.
Vorrei che tutta la rabbia si trasformasse in redenzione. Vorrei non dover morire cadendo.